Un seminario molto seguito ed apprezzato, è stato quello tenuto dal prof. Luciano Pellicani della Luiss “Guido Carli” di Roma, su “Le origini del capitalismo e della modernità”, alla Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises” 2011 – III Edizione di Catanzaro, presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.
Davanti ai numerosi partecipanti che hanno assistito alla lezione, Sandro Scoppa, presidente della Fondazione organizzatrice, ha introdotto il seminario rilevando che non esiste una definizione univoca di capitalismo, anche se si è spesso d’accordo sulle sue principiali caratteristiche. Lo stesso ha inoltre evidenziato che, al di là della ricerca di una definizione, è invece necessario individuare le condizioni che hanno determinato la sua nascita e, soprattutto, lo sviluppo di tale fenomeno che costituisce una rivoluzione permanente, e si è ormai propagata anche al di fuori dei confini dell’Europa.
Ha poi preso la parola il prof. Luciano Pellicani il quale ha introdotto la sua affascinante relazione analizzando le posizioni dei fondatori del pensiero sociologico moderno, Carl Marx e Max Weber i quali hanno formulato le teorie che finora hanno dominato il dibattito sulla genesi del capitalismo.
Per il relatore, sia la teoria marxiana, sull’ accumulazione originaria del capitale sia quella sull’origine dello spirito capitalistico a partire dalla Riforma protestante espressa da Weber, risultano sterili e forvianti per individuare la genesi del capitalismo, anche se va riconosciuto ai due pensatori di aver posto le basi per un’effettiva risoluzione del problema, laddove hanno sviluppato un’analisi comparativa dei percorsi storico-istituzionali del mondo europeo rispetto a quello extraeuropeo o asiatico.
Quindi, muovendo da una ipotesi esplicativa appena abbozzata da Adam Smith, il prof. Pellicani, ha operato la ricostruzione della straordinaria avventura che ha portato l'Europa a compiere la Grande Trasformazione e, grazie ad essa, ad edificare un tipo civiltà assolutamente inedito, ed evidenziato, nelle sue conclusioni, che il capitalismo è sorto dalle città-stato del periodo medievale. Infatti, in tali realtà esso si è sviluppato pienamente in tutti i suoi presupposti essenziali: dalla libera concorrenza all’accumulazione indefinita della ricchezza finanziaria, dal calcolo razionale del profitto alla ricerca di sempre nuovi sbocchi commerciali, ed ha conferito alla civiltà occidentale il suo straordinario dinamismo.
Numerose e degne di nota sono state le domande che, alla fine della relazione, gli intervenuti al seminario hanno rivolto all’autorevole relatore, che ha interagito con gli stessi e approfondito ulteriormente il tema trattato.
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