“I fondamenti della Scuola Austriaca di Economia”, è stato il tema che il prof. Enrico Colombatto, dell’Università di Torino, ha trattato al del 7° seminario della Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises” - III Edizione di Catanzaro, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Si è trattato di un seminario davvero interessante, che è stato seguito con molta attenzione dai partecipanti al corso.
“La Scuola Austriaca di Economia - ha evidenziato Sandro Scoppa, presidente della fondazione organizzatrice, nell’introdurre il seminario - ha contribuito in maniera decisiva al progresso della teoria economia e, con la pubblicazione nel 1871 dei “Principi fondamentali di economia” di Carl Menger, e i contemporanei lavori di altri economisti, ha dato vita alla cosiddetta rivoluzione margialistica. L’opera di Menger ha anche influenzato altri studiosi austriaci, tra i quali, i suoi discepoli e seguaci, Friedrich von Wiser e Eugen von Bohm-Bawerk. È poi venuto Ludwig von Mises, l’esponente più illustre della 3^ generazione della Scuola, che ha ampliato l’edificio teorico austriaco e dato corpo alla cosiddetta “teoria austriaca del ciclo economico”, la quale si è poi completata con le aggiunte apportate da Friedrich von Hayek.
Ha quindi preso la parola il prof. Enrico Colombatto, il quale ha iniziato il seminario ricostruendo le origini della Scuola Austriaca di Economia ed evidenziato come l’economia austriaca si fonda su alcuni concetti fondamentali, i quali erano stati formulati già nel 16° e 17° secolo dagli spagnoli, dalla scuola di Salamanca; successivamente da Cantillon e che poi si sono concretizzati, verso la fine dell’ ‘800, inizi del ‘900, con le elaborazioni teoriche della scuola austriaca. I punti fondamentali - ha poi evidenziato il relatore - sono rappresentati dalla teoria soggettiva del valore, ovverosia che le preferenze di ciascun individuo hanno pari dignità e nessuno può sostituire le proprie preferenze a quelle degli altri; l’idea di concorrenza, come processo di scoperta continua da parte degli imprenditori di bisogni insoddisfatti, con libertà di entrata nel mercato ed assenza di privilegi, libertà, quindi, di intraprendere, libertà di soddisfare i consumatori, protezione dei diritti di proprietà; il funzionamento di una società continuamente in squilibrio. Il prof. Colombatto ha quindi illustrato la teoria austriaca del ciclo economico, che è uno dei contributi più importanti della Scuola Austriaca e, sulla base della stessa, ha infine spiegato l’attuale crisi finanziari internazionale.
Alla fine del seminario, l’illustre relatore ha ulteriormente approfondito gli argomenti trattati, interagendo con i partecipanti e rispondendo alla numerose domande degli stessi.
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