5° seminario Quarto potere e Società Aperta prof. Franco Chiarenza - La Sapienza, Università di Roma 19 febbraio 2010 - Università Magna Graecia di Catanzaro
Nel delicato equilibrio tra i poteri che si esprimono all’interno di uno stato di diritto, fondato sui principi di una democrazia liberale, la libertà di comunicazione, e, al suo interno, la libertà di informazione, non rappresenta un accessorio ma invece un presupposto indispensabile.
Dove manca questa libertà, o dove essa è variamente condizionata e limitata, possiamo affermare che non sussistono le condizioni di una reale democrazia liberale, la quale, per essere tale, deve fondarsi non soltanto su un bilanciamento dei poteri, ma anche sulla possibilità da parte dei cittadini di controllarne l’esercizio.
Solamente l’esistenza di un sistema di informazione pluralista e indipendente può assicurare la realizzazione di questa condizione, ed è per questa ragione che sempre tutti i poteri politici, economici e religiosi hanno cercato di interferire sulla libertà di informazione impedendo ai mezzi di comunicazione di esercitare quelle funzioni di controllo che rendono credibili e legittime le democrazie.
Le più complesse dottrine politiche e istituzionali, le più raffinate analisi di teoria economica, diventano inutili se non si affida alla pubblica opinione il compito di verificarne la congruità dei risultati in rapporto alle previsioni su cui hanno chiesto il consenso elettorale; ciò è impossibile se i cittadini che costituiscono l’opinione pubblica non posseggono le informazioni necessarie per valersi del loro diritto di controllo sull’esercizio del potere.
Da questo punto di vista il modello politico americano e nord europeo e quello italiano presentano differenze considerevoli su cui è necessario riflettere.
Il prof. Franco Chiarenza è docente di Storia di Comunicazione di massa nella facoltà di Sociologia dell’Università La Sapienza di Roma ed insegna Etica della Comunicazione nell’Università Statale di Msida a Malta. Ha scritto e pubblicato “Il cavallo morente – Storia della radio televisione italiana” (ristampato da Franco Angeli nel 2002), “Il giornalismo e le sue regole – un’etica da trovare”, insieme a Giuseppe Corasaniti e Paolo Mancini (Etas Libri 1992), “Per capire la comunicazione politica” (Alfredo Guida 1996) e “L’informazione come condizione di libertà” (Scriptaweb 2009). è vice presidente della Fondazione Luigi Einaudi di Roma.