1° seminario - lectio magistralis La Scuola Austriaca e il recupero del liberalismo classico prof. Lorenzo Infantino - Luiss "Guido Carli" - Roma 22 gennaio 2010 - Camera di Commercio di Catanzaro
La lectio magistralis del professor Infantino è incentrata sul recupero e la riformulazione, da parte della Scuola austriaca di economia, del liberalismo classico. Gli attacchi contro la proprietà privata e la società di mercato, portati avanti in forma particolarmente virulenta all’indomani della Grande Guerra, avevano prodotto una situazione di vero e proprio smarrimento culturale. Negli anni Venti del Novecento, c’erano probabilmente solo tre luoghi dove ancora era possibile studiare la teoria liberale: a Chicago, sotto la guida di Frank H. Knight; a Londra, per merito di Edwin Cannan; a Vienna, per iniziativa di Ludwig von Mises. Quest’ultimo, erede di Carl Menger e di Eugen von Boehm Bawerk, è riuscito a svolgere una grande magistero. Studiosi di tutti il mondo sono stati attratti a Vienna dai suoi libri e trattenuti dalle sue lezioni. Dal suo seminario, è uscito Friedrich A. von Hayek, che nel Novecento può essere considerato il maggiore studioso di orientamento liberale.
Forti della teoria soggettivistica del valore, formulata da Carl Menger, gli “austriaci”si sono misurati, oltre che con problemi economici, con questioni sociologiche, giuridiche e gnoseologiche. Hanno visto con largo anticipo i pericoli del totalitarismo, ne hanno subito le conseguenze e hanno costruito una straordinaria trincea culturale a difesa della società libera: perché hanno individuato le condizioni che rendono possibile o impossibile la libertà individuale. Boehm Bawerk ha affrancato da qualunque ipotesi produttivistica la teoria dell’interesse, che ha spiegato con il fatto che gli uomini preferiscono beni presenti a beni futuri; Mises ha gettato luce sul carattere incerto, “imprenditoriale”, dell’azione umana e ha mostrato quanto illusoria sia l’idea di una vita sociale sottratta all’imprevedibile e al mutamento; Hayek ha recuperato il teorema smithiano della “dispersione” della conoscenza, che rende vano ogni tentativo di pianificazione centralistica e riconosce al mercato la capacità di dare vita a un estesissimo processo di mobilitazione della stessa conoscenza e delle risorse.
Il prof. Lorenzo Infantino è titolare della cattedra di Filosofia delle Scienze Sociali nella Facoltà di Economia della LUISS Guido Carli di Roma. È stato visiting Professor presso la Oxford University, la New York University, la Universidad Rey Juan Carlos di Madrid. È autore di opere tradotte in inglese, spagnolo, russo. Fra esse, si ricordano: L’ordine senza piano (Roma, 1995, 1998, 2008), Ignoranza e libertà (Soveria Mannelli, 1999), Individualismo, mercato e storia delle idee (Soveria Mannelli, 2008). È considerato, a livello internazionale, uno dei maggiori conoscitori della Scuola austriaca di economia. Presso la casa editrice Rubbettino, dirige la collana “Biblioteca Austriaca”, dove sono raccolte le maggiori opere di Carl Menger, Ludwig von Mises, Friedrich A. von Hayek.