2° seminario Governo deli uomini e governo della legge prof. Antonio Masala - IMT Alti Studi di Lucca 29 gennaio 2010 - Università Magna Graecia di Catanzaro
Se si debba essere governati da uomini o da leggi è uno degli interrogativi classici con cui il pensiero politico si confronta da sempre, o almeno da quando Platone e Aristotele formularono per primi quella domanda. Le risposte che in seguito vennero date a quella domanda rappresentano anche un’ideale cartina di tornasole per valutare le diverse anime del liberalismo, una tradizione di pensiero tanto articolata da rischiare talvolta di apparire quasi contraddittoria.
A lungo la soluzione del costituzionalismo è apparsa la più efficace, quella che meglio poteva incarnare la tradizione liberale, al punto da identificarsi quasi con il liberalismo stesso. Tuttavia negli anni essa ha mostrato il fianco a tutta una serie di obiezioni, o supposte “integrazioni”, che la hanno fortemente indebolita, se non anestetizzata del tutto.
Tuttavia, a fianco al costituzionalismo, vi è un’altra corrente del liberalismo, che si basa su una differente spiegazione di come sia possibile l’ordine sociale e dunque di quale possa essere il contenuto delle leggi e la ragion d’essere della politica. È quella corrente di pensiero che ha inizio con Bernard de Mandeville e che vede l’ordine come il frutto non di una scelta deliberata degli individui, ma come la conseguenza di un processo di selezione spontaneo, capace di favorire la sopravvivenza di quelle istituzioni che meglio di altre sono in grado promuovere il benessere umano.
A partire da quella pioneristica intuizione di Mandeville, una parte della tradizione liberale ha saputo costruire una teoria su quale sia il miglior ordine politico a partire dai limiti della conoscenza umana, e dunque di quale sia il (limitato) compito della politica nel gestire e possibilmente migliorare quest’ordine. Le teorie della Scuola Austriaca rappresentano l’apice di questa riflessione e, basando la spiegazione di cosa sia un buon ordine politico su dei presupposti gnoseologicamente diversi da quelli del costituzionalismo, sono in grado di dare indicazioni fondamentali riguardo cosa sia il governo della legge e su quali debbano essere i limiti del ruolo degli uomini nel fissare le regole della convivenza..
Il prof. Antonio Masala è ricercatore e docente di Filosofia politica all’IMT Alti Studi di Lucca, dove insegna Political Thought e Political Science. Si occupa da tempo della tradizione liberale contemporanea, e ha dedicato particolare attenzione alla figura di Bruno Leoni, per il quale ha scritto la prima biografia intellettuale (Il liberalismo di Bruno Leoni, Rubbettino 2003) e curato la pubblicazione delle opere. Tra i suoi interessi più recenti si segnalano alcuni studi sull’evoluzione della filosofia politica nel secondo dopoguerra (Morte presunta e resurrezione incerta della filosofia politica nel secondo dopoguerra, “Il Politico”, 2009) e altri, in corso di pubblicazione, su Margaret Thatcher.