Il 6° seminario della Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises” 2014, presso l’ateneo Magna Graecia di Catanzaro, è stato dedicato a un tema di particolare rilievo come: “Il free banking e il liberalismo”, che è stato trattato dalla prof. Nathalie Janson, economista francese della Neoma Business School.
L’incontro è stato aperto da Sandro Scoppa, presidente della Fondazione organizzatrice, il quale dopo aver presentato la relatrice, alla quale nel 2012 è stato conferito il Premio Internazionale Liber@mente, ha introdotto il tema del seminario, evidenziando, innanzi tutto, che per free banking si deve intendere un sistema monetario nel quale non esistono monete a corso legale né banche centrali, e l'emissione di moneta è lasciata alle singole banche. È un tema importante, che è stato pure trattato dai più raffinati economisti e scienziati sociali, come Mises, Hayek, Rothbard e Friedman, e sul quale si è sviluppato un grande dibattito, a iniziare da quello che durante il XIX secolo ha avuto luogo principalmente in Francia e Germania.
Ha quindi svolto la sua relazione la prof. Nathalie Janson, la quale ha innanzi tutto precisato che la teoria del free banking non è affatto utopia ma è molto pratica e dimostra che il sistema bancario – così come in passato sino alla fine del XIX secolo - può fare a meno della banca centrale, nonostante tra la gente è diffusa l’idea che essa sia un’istituzione indispensabile senza la quale gli Stati non potrebbero funzionare. Tutto ciò appare chiaro ove si consideri che, al pari della maggior parte delle istituzioni sociali, come il linguaggio, il mercato, le città, l’attività bancaria è nata in un modo spontaneo, - ha ancora aggiunto la relatrice - senza banca centrale e senza alcuna specificità che potesse legittimare l’intervento dello Stato. La stessa, in sostanza, è sempre stata un’attività economica come tutte le altre, e sin dai suoi albori, è stata basata sulla libera emissione, da parte delle banche, di banconote convertibili in oro, in regime di gold standard. Comprendere la teoria del free banking - ha quindi sottolineato la prof. Janson - significa rendersi conto - da una lato - che il sistema bancario soffre dell’interventismo delle autorità monetarie e bancarie; dall’altro, che la vita economica e politica di qualsiasi paese avrebbe tutto da guadagnare liberandosi da tale presa pervasiva, soprattutto nell’epoca attuale che registra la proliferazione di mezzi privati di pagamento come Paypal, Buyster, e di monete private, come ad esempio il Bitcoin.
La relazione della prof. Janson, che è stata seguita da un pubblico attento e interessato, ha stimolato un ampio e articolato dibattito finale, nel corso del quale i partecipanti al seminario hanno proposto le loro riflessioni e domande alla relatrice.
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