“Una prospettiva liberale sulle politiche urbane” è stato il tema sviluppato dal prof. Stefano Moroni del Politecnico di Milano al 6° seminario della Scuola di Liberalismo Ludwig von Mises” 2016, presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro.
“Un argomento importante e attuale - ha sottolineato Sandro Scoppa, presidente della Fondazione Scoppa organizzatrice, nell’introdurre il seminario - il quale dopo aver innanzi tutto rilevato che le città, al pari della maggior parte delle istituzioni sociali, hanno avuto origine e si sono evolute spontaneamente, ha contestato l’opinione comune, secondo la quale il territorio debba essere pianificato dal potere politico e non lasciato alle decisioni individuali.
Si tratta, invero, di una falsa credenza - ha ancora aggiunto Sandro Scoppa - che si è fatta strada nel novecento ed è basata sul presupposto che l'operatore pubblico sia necessario per garantire l'esistenza stessa di una civile convivenza nei borghi e nelle città. Invero, per millenni, e attraverso la cooperazione sociale volontaria, l’uomo ha creato il proprio ambiente di vita e ha realizzato borghi, città e opere meravigliose.
È quindi intervenuto il prof. Stefano Moroni, il quale ha rilevato che la forma ortodossa di pianificazione urbanistica del novecento (tuttora ampiamente in vigore) non è affatto l’unico modo per regolare una proficua e benefica convivenza nelle nostre città. Regole più astratte e generali (volte soprattutto ad escludere una lista predefinita e circoscritta di esternalità negative) potrebbero meglio proteggerci dai rischi della concentrazione di attività e persone nelle nostre città, e, allo stesso tempo, lasciare molto più spazio alla creatività e all’intraprendenza umana. Ha rilevato in conclusione il prof. Moroni: il punto non è de-regolare, ma regolare in modo completamente diverso (senza temere le iniziative spontanee di individui e gruppi).
Alla fine della relazione si è svolto un articolato dibattito, nel corso del quale i partecipanti al seminario hanno avuto modo di proporre le loro riflessioni sull’argomento trattato e di sottoporre quesiti, domande e considerazioni al relatore.
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