4° seminario La politica e la "legge dell'apprendista stregone" prof. Alessandro Vitale - Università degli Studi di Milano 17 febbraio 2017 - UMG Catanzaro
L’espansione lenta ma inesorabile del potere politico e del suo controllo, diretto o indiretto, di sfere sociali sempre più vaste, inglobate nello Stato e sottoposte alla sua onnipresente regolamentazione, ha prodotto anche una soggezione della legge e del diritto alla decisione politica e un conseguente, dilagante interventismo dello Stato in tutti gli ambiti occupabili e controllabili con una legislazione inarrestabile. A quest’ultima ben si adatta la metafora dell’ “apprendista stregone”, figura della ballata Der Zauberlehrling, composta nel 1797 da W. Goethe e rappresentata in opere musicali (P. Dukas) e filmiche (la più celebre: il film d’animazione Disney, Fantasia, 1940). In passato non era così: innumerevoli sfere dell’azione umana erano al di fuori della portata degli uomini politici, trasformatisi oggi invece in legislatori onnipotenti che si credono onniscienti, eredi della monarchia assoluta. Questo stravolgimento della legge, favorito dall’idea che quando questa viene prodotta diventa ipso facto legittima, in quanto derivante dall’autorità politica anch’essa legittimata, in forme diverse, a comandare, non solo ha creato un circolo chiuso dal quale non si riesce a uscire (e a difendersi) di fronte alla dilagante illegittimità nelle azioni di chi detiene il potere (soppressione di libertà fondamentali e attacco ai diritti naturali - indisponibili per il potere politico – che mette in atto le più sfacciate aggressioni, sicuro dell’impunità assicuratagli dalla “legalità”), ma è responsabile anche di un’ipertrofia legislativa senza precedenti nella storia e della conseguente devastazione del diritto, ormai finito interamente nelle mani di chi comanda e di coloro che, “impersonando in carne e ossa lo Stato”, se ne possono servire a piacimento per produrre attività aggressive a vantaggio proprio o di fedeli seguaci e servitori. Tutte le forme escogitate per limitare il potere finiscono “macinate” in questa macchina inarrestabile, che è oggi il vero “apprendista stregone”. Il potere politico è così solo formalmente limitato dalla legge “universale e astratta”, che può diventare anche furto, contraffazione monetaria, schiavitù, che un potere violento può rendere “legali”. Le radici di questa devastazione del diritto - studiate a fondo da Bruno Leoni - sono rinvenibili nell’epoca moderna a partire dall’opera di Thomas Hobbes, poi proseguita nella dottrina del positivismo giuridico. Nel corso degli ultimi secoli però l’analisi e la denuncia di questa pericolosa degenerazione hanno brillato nell’analisi di molti pensatori e teorici di grande lucidità, fra i quali si possono ricordare, per la loro importanza, Herbert Spencer, Albert Jay Nock, Bruno Leoni appunto e anche Gianfranco Miglio, che con le loro opere continuano a parlarci e a metterci in guardia.
Il prof. Alessandro Vitale insegna Analisi della Politica Estera, Geografia Economica e Politica presso la Facoltà di Scienze Politiche Economiche e Sociali e Economic Geography in quella di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. Ha insegnato in Università italiane e straniere, partecipato a convegni e tenuto conferenze in Università inglesi, statunitensi e dell’Europa Centrale e Orientale. È stato responsabile dell’Osservatorio Europa Centrale e Orientale dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI, Milano) e ricercatore del Non Governmental Peace Strategies Project (dir. Amb. G. Picco - ONU). Free lance correspondent di Radio Free Europe/Radio Liberty (Praga), è stato allievo e ha lavorato con Gianfranco Miglio nelle ricerche sulla teoria federale. Ha pubblicato, con altri o individualmente, I Concetti del Federalismo (1995), L’Unificazione impossibile (2000), El Primer Israel (Buenos Aires, 2007), La Russia postimperiale (2009), L’Europa alle frontiere dell’Unione (2010) e più di 250 articoli, studi e recensioni, usciti in sei lingue e in otto Paesi. Il 27 agosto 2010 ha ricevuto a Soverato il Premio Internazionale Liber@mente.