8° seminario Il mercato e la sovranità del consumatore prof. Gianfranco Fabi - Radio 24 e Il Sole 24 Ore 18 marzo 2016 - UMG Catanzaro, facoltà di Giurisprudenza
Il mercato, formatosi in modo spontaneo attraverso un processo evolutivo di interazione umana, costituisce una forma di cooperazione sociale, che rende possibile il co-adattamento delle azioni individuali, senza dover obbedire a un piano unitario.
Nel mercato, che in un senso più ampio rappresenta quel processo che abbraccia tutte le azioni volontarie e spontanee degli uomini, la sovranità appartiene al consumatore il quale, con le sue scelte, determina la direzione di tutti i processi di produzione e i dettagli più minuti dell’organizzazione delle attività economiche. Questo stato di cose è stato descritto da Ludwig von Mises, il quale ha sottolineato che il mercato è un democrazia in cui ogni penny dà un diritto di voto.
Sotto altro profilo, si può anche affermare che l’economia di mercato è l’altra faccia della democrazia, il mercato è sul fronte economico quello che la democrazia è sul fronte politico. Il mercato è il luogo dove si esprimono le domande individuali la risposta alle quali, da parte degli imprenditori, è remunerata con il profitto. Un libero mercato è quello in cui non solo c’è la libertà di scelta da parte dei consumatori, ma anche la libertà di impresa da parte degli imprenditori.
Lo stesso Ludwig von Mises è stato uno dei più importanti difensori della libertà economica e quindi del valore assoluto della proprietà privata, della libera possibilità di intraprendere, della libera formulazione dei prezzi, della sovranità del consumatore nelle sue scelte. Mises si è battuto per la libertà individuale contro i tentativi egemonici del socialismo, del fascismo e dell’interventismo del welfare state, tentativi talvolta purtroppo riusciti e che su fronti opposti hanno dominato almeno tre quarti del secolo scorso. Così come ha sottolineato Friedrich A. von Hayek la proprietà privata e lo scambio sul mercato in regime di concorrenza permettono la formazione dei prezzi, tanto per i beni di consumo quanto per i fattori di produzione, prezzi che vengono espressi nel comun denominatore di un mezzo di scambio: la moneta. I prezzi sono elementi fondamentali per far sì che gli imprenditori possano basare le loro scelte su di un calcolo economico per prevedere i costi e il possibile profitto delle linee di produzione alternative. In assenza dei prezzi generati dal mercato non potrebbe esistere alcun modo razionale per ripartire le risorse tra i loro possibili impieghi, garantendo così che i beni ai quali gli acquirenti assegnano il valore più alto vengano prodotti nel modo meno costoso e, quindi, più economico. Il calcolo economico, come dimostrato da Mises, garantisce che i mezzi scarsi disponibili siano utilizzati per servire nel modo migliore i fini dei membri della società. In pratica, secondo Hayek, il sistema dei prezzi di mercato tende a muovere l’economia nella giusta direzione.
Quando è invece lo Stato a decidere i prezzi, i disastri sono dietro l’angolo, come descritto da Manzoni nel XII capitolo dei Promessi Sposi. Le autorità fissano il prezzo del pane a Milano durante la carestia generando tutta una serie di effetti indesiderati: i fornai si rifiutano di vendere al prezzo ribassato, la folla assalta i forni e, dopo averli depredati, li distrugge, la moltitudine festeggia credendo di aver sconfitto gli «affamatori» e di poter vivere nell’abbondanza. È emblematico Renzo che, guardando la folla, si domanda: "Veramente la distruzion de' frulloni e delle madie, la devastazione dei forni e lo scompiglio de' fornai, non sono i mezzi più spicci per far vivere il pane: ma questa è una di quelle sottigliezze metafisiche che una moltitudine non ci arriva".
Il prof. Gianfranco Fabi si è laureato in Scienze Politiche ed Economiche all'Università degli studi di Milano. Ha iniziato come giornalista nel 1972 al "Giornale del Popolo" di Lugano, nel 1979 è entrato come redattore al settore finanza del Sole 24 Ore, ove ha poi ricoperto vari incarichi tra cui la responsabilità dei settori "Commenti" ed "Economia italiana". Vicedirettore del settimanale "Mondo Economico" sino al 1990, dall’anno successivo è stato vicedirettore del Sole-24 Ore" e dal 2001 al luglio 2009 vicedirettore vicario. Da ottobre 2008 a luglio 2010 è stato direttore di Radio 24. Oggi è giornalista indipendente e insegna elementi di economia al Master di comunicazione dell’Università cattolica di Milano. Il 27 agosto 2010, a Soverato, ha ricevuto il Premio Internazionale Liber@mente.